Artista e Critico d’Arte Contemporanea, ha scritto saggi e recensioni su: Kengiro Azuma, Francis Bacon, Paolo Barrile, Carlo Carrà, Marc Chagall, Jean Dubuffet, Franco Francese, Antonio Freiles, Max Huber, Paolo Scirpa, Giuliano Mauri, Osvaldo Licini, Ruggero Maggi, Kazimir Malevic, Mattia Moreni, Idetoshi Nagasawa, Emil Nolde, Mimmo Paladino, Pino Pascali, Mario Raciti, Roberto Sanesi, Francesco Somaini, Chaim Soutine, Graham Sutherland, Jorrit Tornquist, Willy Franco Longo, Varlin, Wols e Vincenzo Nucci, Clemente Padin, Fausto Melotti, Omar Galliani, Marcello Diotallevi, Ray Johnson e altrettanti importanti interviste ad artisti contemporanei come Ruggero Maggi, Paolo Scirpa e Francesco Somaini.
SPAZIO
OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
RETROSPETTIVA di GIULIA NAPOLEONE
“Viaggi e costellazioni alla ricerca dell’infinito”
Opere 1956-2020
dal 20
marzo al 30 giugno 2021
A
cura di Sandro Bongiani
S’inaugura sabato
20 marzo 2021, alle ore 18.00, la mostra Retrospettiva “Viaggi e costellazioni alla ricerca dell’infinito”, dedicata a Giulia Napoleone, con opere create dal 1956 al 2020. Inoltre, viene presentato il libro
d’artista di Giulia Napoleone dal titolo “Come
il volo del tuffatore di Paestum” con 7 pastelli inediti creati tra il 2018-19 e con due
poesie visuali di Sandro Bongiani. L’evento è sotto il Matronato
della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Museo Madre di Napoli.
54 opere, tra dipinti,
disegni, pastelli e incisioni, datati 1956-2020, per delineare gli sviluppi dei
paesaggi interiori, dei paesaggi “di puntini”, come li definisce lei stessa, di
quella ricerca che domina la scena intellettuale e artistica degli anni
Sessanta in cui opera l’artista con la sua specifica lettura del reale mediata
dalla poesia.
Amica di Alberto Moravia, Carlo Levi, Ennio Flaiano Vanni Schewiller, Leonardo Sinisgalli, Giulia Napoleone –confessa- “La poesia è come un paesaggio, tutta la comprensione delle cose avviene attraverso la poesia, a tutto corrisponde un verso”, e poi, “La mia lettura è una lettura lenta e tormentata, un processo di assimilazione difficoltoso”. Insomma, un dialogo continuo e costante tra poesia e ricerca grafica-pittorica a caratterizzare l’importanza e la qualità del suo lavoro, dalle prime riflessioni sul tema del segno degli anni Sessanta, fino alla sperimentazione del colore sublime, soprattutto il blu, “colore versatile” che lei considera “del pensiero” ma anche dell’infinito, il più misterioso e metafisico dei colori. La forza dirompente e inquieta di questo colore connota, da sempre, il lavoro di oltre un settantennio di lavoro di questa importante e storica artista contemporanea.
La ricerca di Giulia Napoleone viene approfondita soprattutto
dalla seconda metà degli anni Settanta in poi, in cui l’assenza di materia fa
riaffiorare la luce e l’emozione. Una ricerca personalissima che trae
suggerimenti da Klee, Morandi, Fontana e Tancredi. Agli infiniti intrecci che
pervadono gli attraversamenti inoggettivi di Napoleone, corrisponde un nucleo
proprio di confluenza che è il disegno, da sempre abilitato a una rilettura
specifica dell’altra faccia del visibile, di un paesaggio del tutto mentale
costruito tra equilibrio e geometria. che – come suggerisce Leonardo Sinisgalli
– è una chimica interiore.
Per Giulia Napoleone Il viaggio “non è soltanto spostamento da un luogo per arrivare ad un altro, ai viaggi fisici anche frequenti di Giulia Napoleone corrispondono altrettanti viaggi mentali di luoghi inesplorati, tra spazi, segni e costellazioni dell’assoluto e dell’indefinito. Una lunga e assidua ricerca a indagare i segni dell’esistere, del pensiero, che diviene spazio, tempo e profondità in cui la luce entra nella sua ombra per aprirsi all’infinito e divenire paesaggio interiore.
Scrive Sandro Bongiani, “Un
dialogo incessante con il blu maestoso dei pensieri che lacerano il tempo per
divenire respiro e poi vento fugace che trabocca di luce e si addensa
all’orizzonte, un soffio misterioso di leggerezza, un indefinito procedere
verso un equilibrio precario che inonda la natura per tramutarsi in aria
sottile. Un viaggio insostanziale e al contempo metafisico, con una realtà in
equilibrio e un percorso intimo nel mondo interiore che resiste e accompagna in
profondità il cammino permettendo ai pensieri di prendere forma, con quella
linea ininterrotta dell’orizzonte e del mare che guarda l’infinito, nasconde e
desta vecchi ricordi che emergono all’improvviso per divenire evocazione di
luce e sperimentazione, appunti e anche note sopraffini della memoria”. Come
sempre, nel suo lavoro, il sogno di Sula si fa e si disfa lentamente, raccoglie
gli oscuri presagi che si decantano leggeri in superficie, linee sottili e
umori sfuggenti che addensati assieme nella penombra si rincorrono per dare
nuova vita e destino all’emozione. Segno nel sogno, a scandagliare i sortilegi
dell’anima e tramutare i nascosti pensieri che l’occhio indifeso e distratto non
può mai recepire. Una traccia dopo l’altra di senso, a suggerire geometrie
interiori in un procedere verso l’equilibrio e il silenzio, tra l’ordine
apparente e l’improvviso momento di caos. Come nel precario volo dell’ignoto
Tuffatore di Paestum, che sprofonda in un abisso per poi riemergere dall’acqua
a nuova vita, i colori incantati di Napoleone viaggiano nel cosmo, alla ricerca
di un tempo sospeso, tra la percezione di un infinito procedere e la ricerca di
un assoluto che non ha ancora trovato sicura stabilità e certezza.
Biografia
di Giulia Napoleone
Giulia
Napoleone nasce nel 1936 a Pescara in Abruzzo e oggi vive
nella Tuscia, in provincia di Viterbo, con frequenti soggiorni in Ticino
(Svizzera). Dopo il diploma magistrale nel 1954 si avvicina alla
pratica del disegno con lo scultore Ferdinando Gammelli (1913-1983),
studia musica e si appassiona alla fotografia. Nel 1957 completa gli studi
superiori nel I Liceo Artistico di Roma e si iscrive alla Scuola libera
del Nudo dell’Accademia di Belle Arti dove apprende i principi dell’incisione
dai maestri Mino Maccari e Lino Bianchi Barriviera. Nel 1958 conosce
Giorgio Morandi che le consiglia di dedicarsi all’incisione, al disegno e
all’insegnamento. Le prime opere che espone sono dipinti a olio e nel
1963 inaugura la prima mostra personale, Giulia Napoleone, alla Galleria
Numero di Firenze. La carta è il suo supporto preferito, realizza le prime
incisioni e, dal 1965, frequenta la Sala Studio della
Calcografia Nazionale a Roma per approfondirne lo studio. Compie numerosi
viaggi all’estero in Francia, Nord Europa, Australia e per lavoro in
Tunisia, dove partecipa al restauro pittorico di alcuni dipinti del Museo
del Bardo di Tunisi. Allo stesso tempo intraprende la lunga attività
d’insegnamento che la vedrà impegnata fino al 2010: all’Istituto d’Arte di
Anagni, al I Liceo Artistico di Roma, alla Calcografia Nazionale,
all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, all’Università di Tenerife e di
Aleppo, in Siria. Perfeziona la tecnica calcografica con una borsa di
studio concessa dal Governo olandese al Rijkmuseum di Amsterdam dove
rimane affascinata dai pittori Rembrandt, Hercules Seghers e Franz Hals. Nei
primi anni Settanta torna in Olanda, viaggia in Inghilterra e sperimenta
l’utilizzo del sicoglass, una plastica durevole e trasparente. Dopo le
mostre personali alla Galleria dell’Obelisco a Roma (1973) e alla Galleria
Menghelli a Firenze (1974) in cui espone lavori in sicoglass, disegni e
incisioni, ritorna a studiare alla Calcografia: l’artista, che originariamente
aveva inciso all’acquaforte e all’acquatinta, inizia a lavorare con il
bulino e il punzone. Nel 1976 compie un viaggio negli Stati Uniti e in
Canada per l’inaugurazione di una mostra personale a Toronto; mentre a
Urbino, frequenta prima un corso di xilografia e in seguito dei corsi di
incisione con Renato Bruscaglia, che la introducono all’utilizzo
della maniera nera. In questi anni Giulia Napoleone entra in contatto con
numerosi artisti, intellettuali e poeti anche attraverso la collaborazione
con Giuseppe Appella, direttore dello Studio Internazionale d’Arte Grafica
L’Arco ed inizia a creare preziose edizioni d’arte. In particolare con Vanni
Scheiwiller realizza insieme ad Appella un’edizione con quattro incisioni
a punzone dal titolo Non vedo quasi nulla (1978) con
due poesie di André du Bouchet. Il libro, esposto al Centre Georges Pompidou di
Parigi in occasione di una mostra sulla poesia italiana nelle edizioni
Scheiwiller, sarà il primo di un’intensa collaborazione con l’editore
milanese. L’artista dipinge acquarelli su carta che espone regolarmente
in mostre collettive e personali, tra cui a Milano alla Galleria Bon à
tirer (1977), a Roma alla Galleria Il Segno (1980) e alla Galleria Il
Millennio (1983), dove presenta un nucleo di opere il cui filo
conduttore è il colore azzurro. Nel 1983, inoltre, presso la Biblioteca
Comunale di Palazzo Sormani a Milano si svolge un’importante rassegna
antologica dell’opera grafica dell’artista, accompagnata da un
volume pubblicato da Vanni Scheiwiller. Nel 1986 partecipa con tre grandi
acquerelli all’XI Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma (sarà invitata
anche nel 1999). Negli anni Novanta continua a realizzare ed esporre
incisioni, disegni a pastello, a china, a matite colorate; in particolare per
le retrospettive a Le Locle in Svizzera (1990), a Roma (1992), a Bologna
(1995) e a Firenze(1996). L’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma nel
1997 le dedica una mostra personale che raccoglie gran parte della sua
produzione grafica di cui acquisisce un cospicuo nucleo di opere.
Successivamente si costituiscono dei fondi al Museo Villa dei Cedri di
Bellinzona in Svizzera (2001), al Gabinetto di Disegni e Stampe degli
Uffizi di Firenze (2009, 2011) e in numerosi altri musei e collezioni
pubbliche. Durante la sua carriera riceve numerosi riconoscimenti e dal
2007 è Accademico Nazionale di San Luca. Nel 2002 espone una serie di dipinti a
olio su tela, Mutano i cieli, presso la galleria fiorentina Il Ponte e l’anno
successivo è in Siria ad insegnare alla Private University of Science and Arts
di Aleppo. Nonostante l’attività didattica all’estero partecipa a numerose
mostre in Italia e in Europa: a Roma all’Istituto Nazionale per la Grafica
(2007), all’Associazione Mara Coccia (2007), all’Accademia di San Luca (2008);
a Reggio Emilia a Palazzo Magnani (2014) e in Svizzera a Bellinzona al Museo
Villa dei Cedri (2007, 2009, 2015). Sempre in Svizzera, la Galleria
Stellanove di Mendrisio ospita nel 2011 una mostra di disegni a inchiostro
di china e un libro d’artista a cura di Josef Weiss che dà inizio ad
un’importante collaborazione editoriale con Giulia Napoleone. Nel 2014 la
stessa galleria espone alcuni pastelli dell’artista insieme ad un libro di
poesie di Alberto Nessi con sue incisioni (edizioni Il Bulino) e la riproduzione
del manoscritto Tempi innocenti del 1980 con l’aggiunta di
componimenti poetici di diversi autori (edizioni Pagine d’Arte), mentre
l’Atelier di Josef Weiss presenta una scelta di libri d’artista e
il volume Nero con disegni originali a inchiostro di china. Nel 2016 il
Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara le dedica una sala espositiva in
occasione della mostra collettiva Percorsi d’Arte Contemporanea. 15
Sale per 15 Artisti. Nel 2017, propone una serie di dipinti a olio alla
Galleria Contact di Roma (edizioni Kappabit) e l’inaugurazione presentata
da Rosa Pierno, è accompagnata da una performance d’improvvisazione per
voce sola di Ludovica Manzo. Lo Spazio polivalente Arte e Valori di Giubiasco
in Svizzera ospita una sua personale di pastelli su carta, seguita da una
mostra di pitture a olio a cura di Loredana Müller presso l’Areapangeart
di Camorino, presentata da Maria Will, con l’intervento musicale di Walter
Fähndrich per tutta la durata dell’esposizione. Alla Biblioteca Salita dei Frati
di Lugano un’antologica di libri d’artista e incisioni a cura di
Alessandro Soldini. Alla Calcografia Nazionale di Roma un’antologica di
libri manoscritti a cura di Antonella Renzitti. Nel 2018 un'importante
antologica dal titolo "REALTA' IN EQUILIBRIO" che la Galleria
Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma dedica a Giulia
Napoleone, ricomponendone il percorso con una mostra a cura di
Giuseppe Appella. Centoquattro le opere (dipinti, sculture, disegni,
incisioni, libri d’artista, datati 1956-2018) selezionate per evidenziare la
nascita e gli sviluppi di un preciso linguaggio formale: dei paesaggi
interiori, dei paesaggi “di puntini”, come li definisce lei stessa, di quella
ricerca sulla complessità semantica che domina la scena intellettuale e artistica
degli anni Sessanta, in cui l’artista opera con la sua personalissima lettura
del reale mediata dalla poesia. Nel 2020 la galleria Il Ponte di Firenze
presenta nero di china. Mostra curata da Bruno Corà e corredata da
un volume che ripercorre il suo lavoro con l’inchiostro di china fin dalla metà
degli anni Cinquanta. Nel 2021 è presente con una Retrospettiva dal titolo: Giulia
Napoleone, “Viaggi e costellazioni alla ricerca dell’infinito”, con 54 opere
tra dipinti a olio, acquarelli,
pastelli, chine e incisioni presso lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di
Salerno a cura di Sandro Bongiani.
La presentazione di Sandro Bongiani
visit.
http://www.collezionebongianiartmuseum.it/virtualGallery/?art=28&page=presentazione
SPAZIO OPHEN VIRTUAL
ART GALLERY - SALERNO
COLLEZIONE BONGIANI
ART MUSEUM
http://www.collezionebongianiartmuseum.it/
http://www.collezionebongianiartmuseum.it/sala.php?id=41
Giulia Napoleone, Libro d’artista “Come il volo del tuffatore di Paestum” 2018-19
https://issuu.com/sandrobongiani/docs/-giulia_napoleone__issuu.
https://issuu.com/sandrobongiani
Web Gallery: http://www.collezionebongianiartmuseum.it
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
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Giovanni Bonanno - Milano, Maggio 1990