"Come una nevicata"
(Poema Visuale dedicato a Anna Boschi)
(Poema Visuale dedicato a Anna Boschi)
La neve incanta,
una distesa di bianco purifica le ombre e li rende invisibili,
un filo appeso accenna a ricordi che sembrano cenci al sole,
lacerti di cose che appaiono come acciughe appese ad asciugare.
Un filo preso per il collo si dipana tra il tempo di un vagito e di un solitario abbandono.
Sono le geometrie velate di silenzio che appaiono all’improvviso prima di dissolversi ancora all’orizzonte.
Progetti inconsci,
frammenti e lacerti rappresi e messi per un solo attimo a decantare,
la natura dell’uomo sa raccontare i silenzi e le emozioni che soltanto Il tempo coglie in un solo fiato.
Spazi e segni di geometria malinconica e intima,
luoghi come paesaggi in cui gli eventi scandiscono anagrammi gentili e incuriosiscono l’anima.
Apparizioni siderali che ci raccontano storie intime e indefinite,
incessanti, ora, si muovono e si rincorrono fino a svanire.
La materia si trasforma in una sorta di oscuri appunti,
costretti, convivono in spazi angusti.
Tracce racchiuse tra i confini incerti del nostro stesso esistere,
giardini incantati capaci di suggerire momenti soffusi che solo la memoria può calpestare.
Si aprono nuovi orizzonti,
tra un coito e l’altro, l’opera si forma e si fa campo di geometrie intrise di struggente magia.
Solo all’orizzonte possono nascere i sogni.
Arianna con un sol filo di lana si volge all’esistenza
e intanto Elena tesse stupita l’unica tela che può diventare la sua prigione.
Sono i sortilegi oscuri in cui l’occhio smarrito cerca ancora qualche senso per sopravvivere.
© Giovanni Bonanno
Febbraio 2013