giovedì 7 ottobre 2010

POIESIS





 
"Come  una  nevicata"
(Poema Visuale dedicato a  Anna Boschi)



La neve incanta,
una distesa di bianco purifica le ombre e li  rende invisibili,
 un filo appeso accenna a ricordi che sembrano  cenci al sole,
  lacerti di cose  che  appaiono come acciughe  appese ad asciugare.

Un filo preso  per il collo si dipana tra il tempo di un vagito  e di un solitario abbandono.
Sono  le geometrie  velate di silenzio che  appaiono  all’improvviso prima di dissolversi  ancora all’orizzonte.

Progetti  inconsci,
frammenti  e lacerti rappresi  e messi per un solo attimo  a  decantare,
la natura dell’uomo sa raccontare i silenzi e le emozioni che soltanto Il tempo   coglie  in un solo fiato.

Spazi  e segni di  geometria   malinconica e intima,    
luoghi come paesaggi in cui gli eventi scandiscono  anagrammi gentili  e incuriosiscono l’anima.

Apparizioni siderali  che ci raccontano storie intime  e   indefinite,
incessanti, ora,  si muovono e si  rincorrono fino a svanire.

La materia   si trasforma in una sorta  di  oscuri appunti,
costretti,  convivono   in  spazi  angusti.

Tracce racchiuse tra i confini   incerti del nostro  stesso  esistere,
 giardini  incantati  capaci di suggerire  momenti  soffusi  che solo la memoria può  calpestare.

Si aprono nuovi orizzonti,
tra un coito e l’altro, l’opera si forma  e si fa  campo di  geometrie  intrise  di struggente magia.
Solo all’orizzonte possono   nascere i sogni.   

Arianna  con un  sol filo di lana  si volge all’esistenza  
e intanto  Elena tesse stupita  l’unica  tela che può diventare la   sua prigione.
Sono i sortilegi   oscuri  in cui l’occhio  smarrito cerca  ancora   qualche senso per sopravvivere.

© Giovanni  Bonanno
Febbraio 2013