venerdì 8 ottobre 2010

POIESIS




“Metamorfosi a  piedi  nudi
(Poema visivo di Giovanni  Bonanno  dedicato  a Josè  Molina)




 Josè  Molina, la madre morta, matita grassa su carta  cm  59x50 del 2017



Solitario  ti vedo  camminare  in bilico su una fune tesa tra due alti colli,  come sempre bilanci il tuo corpo  spingendoti con le braccia aperte a destra e sinistra e intanto con un occhio  guardi curioso  avanti e con la coda dell'altro ti volgi indietro  a ricercare memorie nascoste.   



L'attesa  e' il momento  migliore,  rimani assorto nel vuoto  prima di   decidere di spingerti  a piedi nudi ancora  più in là.   



Un  tuffo deciso ti permette di sprofondare nel nulla per poi, sorpreso riemergere rannicchiato  a pelo d'acqua  portandoti appresso lacerti  di senso  che emergono d'incanto  leggeri e curiosi  in superficie.


Sono solo nascoste apparizioni fugaci, presenze irrisolte che affiorano  e si dissolvono  in fretta  dando qualche  parvenza  di senso compiuto.


La balena curiosa ora gira felice  attorno ai piedi di tua madre e intanto tu avido ingoi  morsi rubati di natura che poi   distendi su fazzoletti di carta bianca appesi  ad asciugare a Consiglio di Rumo.


Dissolvenze, metamorfosi, deformazioni dell'anima, irrigidimenti  di zone  ridotte in un’altra dimensione ancora più confacente.


Come  un insolito equilibrista  ti muovi nel vuoto incerto di un solo attimo a raccattare cenci di senso costretto di ciò che ormai siamo diventati. 



©
Giovanni  Bonanno
Maggio  2017